Quai des Brumes with strings
Cd-Quai-des-Brumes-au-bord-de-l'eau

Nel lavoro di esplorazione dei repertori francesi che il trio Quai des Brumes effettua da anni, dopo il primo CD “Chansons Boîteuses”, dedicato in gran parte alla “chanson”, ed in particolare agli anni del Front Populaire (1936-1938) e all’atmosfera multiculturale della Parigi anteguerra, ci siamo imbattuti nel repertorio colto e raffinato della Mélodie Française. Queste composizioni in gran parte ottocentesche, sapientemente costruite su testi poetici di altissima qualità (Victor Hugo, Paul Verlaine, Alfred de Musset ed altri) si sono rivelate una miniera di spunti e di suggestioni creative analoga a quella che costituiscono per i jazzisti americani i songbook del repertorio degli standard.
Quella manciata di anni di pace situati tra la guerra franco-prussiana, il dramma della Comune di Parigi e la prima guerra mondiale e che hanno preso il nome di Belle époque, ha coinciso con un’esplosione di creatività e di sperimentazione raramente raggiunta nelle epoche successive. Sono gli anni in cui la pittura impressionista e compositori come Fauré, Ravel e Debussy esplorano le rifrazioni della luce e del tempo sull’animo umano. “Au bord de l’eau”, in riva all’acqua, luogo prediletto dagli impressionisti, diventa così punto di vista ideale per osservare le illusioni che scorrono davanti ai nostri occhi. Il mondo di Marcel Proust, che a musica e pittura dedicò più di una pagina, non è lontano.
Abbiamo associato alle sonorità gipsy del trio Quai des Brumes l’eleganza della scrittura per quartetto d’archi, e abbiamo trovato nell’AMF String Quartet quattro complici di grande efficacia e intuito musicale. Le canzoni di Gabriel Fauré e dei suoi contemporanei, tra i quali spicca senz’altro l’immenso talento della compositrice Cécile Chaminade, sono state così rielaborate soprattutto ritmicamente, pur nel rispetto delle squisitezze armoniche che le contraddistinguono.
Speriamo che suscitino in voi l’amore che abbiamo provato noi, in ogni momento del nostro lavoro, per la magia di questo repertorio, in gran parte misconosciuto.

Federico Benedetti – clarinet, arrangements
Tolga During – guitar
Roberto Bartoli – double bass

Pierclaudio Fei – violin
Massimo Mantovani – violin
Julie Shepherd – viola
Giacomo Grespan – cello